Al Congresso Mondiale di Dermatologia, tenutosi a Milano dal 10 al 15 Giugno 2019, sono state presentate varie novità per il trattamento della alopecia androgenetica maschile.

Ci sono nuovi farmaci in studio, che saranno disponibili nei prossimi anni, mentre sono in studio nuove modalità di assunzione di farmaci ben noti.

Vi sono infine nuove tecniche “fisiche” in grado di potenziare la crescita dei capelli.

Il minoxidil è efficace anche quando assunto per via orale, soluzione valida per che soffre di dermatite da contatto alla lozione, o per potenziare l’efficacia della lozione in uso.

Gli effetti sui capelli sono veloci: il diametro e il numero dei capelli mostra un miglioramento anche dopo 6 mesi di assunzione. Il dermatologo deve cercare la dose adatta e seguire il paziente nel tempo per verificare la perfetta tollerabilità del farmaco, i cui effetti collaterali sono rari. Il minoxidil per via orale induce una riduzione della pressione arteriosa solamente nei pazienti ipertesi.

Nel 2020 sarà messa in commercio in diversi paesi dell’Unione Europea, Italia inclusa, la finasteride con somministrazione locale. Uno studio su un numeroso campione di pazienti ha verificato l’efficacia e la tollerabilità della finasteride topica, dimostrando che il farmaco è facilmente assorbito dalla cute, dove raggiunge livelli elevati, mentre dà scarse alterazioni dei valori ematici degli ormoni sessuali maschili. Raggiungendo elevate concentrazioni a livello del cuoio capelluto, la finasteride topica è molto efficace per la calvizie maschile, in quanto ne blocca la progressione e induce la crescita di capelli più numerosi e spessi.

 

Alopecia androgenetica maschile: la scelta corretta della terapia permette di ottenere un aumento del numero e del diametro dei capelli già dopo 6 mesi di cura.

 

La novità più interessante emersa dal congresso riguardo alla cura della calvizie è l’uso delle tecniche fisiche per potenziare la crescita dei capelli. Queste tecniche hanno la capacità di indurre un innalzamento dei fattori di crescita a livello del cuoio capelluto, con conseguente “spinta” dell’attività dei follicoli piliferi.

Negli anni, le tecniche fisiche per i capelli hanno avuto una notevole evoluzione, si è passati dalla PRP (platelet rich plasma) al microneedling e infineprogettazione di strumenti appositamente studiati per ridurre al massimo il dolore e la invasività della procedura, mantenendone l’efficacia. Una delle tecniche più innovative, brevettata per l’applicazione alle malattie dei capelli, combina lo stimolo alla produzione di fattori di crescita da parte del cuoio capelluto tramite la induzione di micro-ferite non sanguinanti, in quanto inferte con aghi che entrano solo negli strati superficiale della cute, alla somministrazione per via locale di fattori di crescita sintetici, fatti penetrare nel cuoio capelluto tramite ionoforesi.

Oltre alla notevole efficacia, dovuta al fatto che questa tecnica aumenta in modo doppio i fattori di crescita – inserendoli dall’esterno e stimolandone la produzione dall’interno-,  il grande vantaggio di questa tecnica innovativa è la massima gradevolezza per il paziente, che non sente dolore, non ha ferite sanguinanti del capo e torna immediatamente alla sua vita normale. E’ notevole anche la rapidità dell’effetto sui capelli: la caduta dei capelli, così come la tricodinia, sono ridotte già dopo la prima seduta.

Il mondo dei trapianti autologhi di capelli ha fatto negli ultimi anni numerosi passi avanti per massimizzare la resa estetica del trapianto, che, effettuato da mani competenti, risulta estremamente naturale. Ciò è il risultato da un grande studio della anatomia e fisiologia delle diverse aree del cuoio capelluto con le tecniche più innovative e dal miglioramento degli strumenti con cui si prelevano i follicoli piliferi da trapiantare, che garantiscono una grande vitalità dei prelievi con la massima possibilità di attecchimento.

Nei pazienti con alopecia androgenetica grave, dove il solo autotrapianto di capelli non è in grado di coprire adeguatamente le aree calve, si combinano più tecniche: autotrapianto di capelli nella regione anteriore, e copertura con protesi di capelli naturali aderenti al capo nella regione del vertice.

Le protesi di capelli naturali sono prodotte con capelli di diametro, colore e densità analoghi a quelli del paziente e hanno forma e dimensioni adattate alla area calva da coprire, così che i capelli della protesi si “mischiano” con i capelli del paziente al di fuori dell’area calva raggiungendo il massimo risultato estetico. Queste protesi sono incollate al cuoio capelluto con resine biocompatibili in modo da consentire al paziente di praticare una vita normale, incluse le attività sportive e acquatiche.